Gli uomini senza scarpe
Si
racconta di un uomo che arrivò in una città una fredda mattina d'inverno. Come
entrò nell'albergo, notò che ognuno là dentro girava scalzo, incluso il
personale e i clienti. Sedutosi al tavolo per la colazione, incuriosito chiese
al cameriere: "Perché non avete le scarpe? Non le conoscete?" "Ovvio che
conosciamo le scarpe!" replicò il cameriere un po' offeso. "E allora perché non
le calzate?" chiese il visitatore. "Ah, questa è una buona domanda - rispose il
cameriere - Già! Perché non abbiamo le scarpe?"
Dopo
colazione il visitatore volle fare un giro per la città, ammantata di neve.
Anche per le strade la gente girava scalza. Stupito, chiese a un passante:
"Perché non avete le scarpe? Non sapete che vi proteggono i piedi e rendono la
vostra vita più confortevole?" Il passante rispose: "Credetemi, signore, noi
sappiamo tutto sulle scarpe. Vede quell'edificio? Quella è una fabbrica di
scarpe. Siamo così fieri di quella fabbrica che ci riuniamo là dentro una volta
alla settimana e l'amministratore ci spiega quanto siano meravigliose e utili le
scarpe". "E allora perché non le avete addosso?" insistette il visitatore. "Ah,
questa è davvero una domanda interessante - rispose il passante - Già! Perché
non abbiamo le scarpe?"
Quando si
tratta di preghiera, molti cristiani sono come le persone di quella strana
città. Sanno tutto sulla preghiera. Credono che essa sia utile. Sanno quante
benedizioni e pace sgorghino dalla preghiera. Spesso in chiesa ascoltano anche
prediche sull'importanza della preghiera. Ma se si chiede loro: "Perché non
preghi di più?" o "Perché non preghi assieme a tuo marito, a tua moglie, ai tuoi
figli?" questi cristiani ti rispondono: "Già! è una bella domanda. Perché non lo
faccio?"
La preghiera non è un dovere, è un privilegio. Sai bene quanto sia difficile
avere un appuntamento con il sindaco della tua città, col presidente della
giunta regionale, con un parlamentare, col presidente della Repubblica. Ed è
meraviglioso sapere che invece puoi parlare a Chi è davvero Onnipotente, al tuo
Creatore che è innamorato di te, al tuo Dio e Signore - in ogni momento, giorno
e notte, 24 ore al giorno - senza bisogno di appuntamento!
Ci esorta san Paolo a vivere: «... avendo come calzatura ai piedi lo zelo
per propagare il vangelo della pace. [...] Pregate inoltre incessantemente con
ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo
con ogni perseveranza e pregando per tutti i cristiani» (Efesini 6,15.18).
Se persone pregano, Dio lavora nelle loro vite e, attraverso di loro, nelle
vite delle altre persone.