"Il
diavolo"
L'Inferno era al completo ormai, e fuori della porta una lunga fila di persone attendeva
ancora di entrare.
Il diavolo fu costretto a bloccare all'ingresso
tutti i nuovi aspiranti.
"È rimasto un solo posto libero, e logicamente deve toccare al più grosso dei peccatori!", proclamò.
"C'è almeno qualche pluriomicida tra voi?".
Per trovare il peggiore di tutti,
il diavolo cominciò ad esaminare i peccatori in coda.
Dopo un po' ne vide uno di cui non si era accorto
prima.
"Che cosa hai fatto tu?", gli chiese.
"Niente. Io non ho fatto nulla di male nella mia vita!
Io sono un uomo buono e sono qui solo per un equivoco".
"Hai fatto certamente qualcosa",
ghignò il diavolo, "tutti fanno qualcosa!".
"Ah, lo so bene", disse l'uomo convinto,
"ma io mi sono sempre tenuto alla larga.
Ho visto come gli uomini perseguitavano altri uomini,
ma non ho partecipato a quella folle caccia.
Lasciano morire di fame i bambini e li vendono come
schiavi;
hanno emarginato i deboli come spazzatura.
Non fanno che escogitare perfidie e imbrogli per
ingannarsi a vicenda.
Io solo ho resistito alla tentazione e non ho mai fatto
niente di male! Mai!"
"Assolutamente niente?",
chiese il diavolo incredulo.
"Sei sicuro di aver visto tutto?".
"Con i miei occhi!".
"E non hai fatto niente?", ripeté il diavolo.
"No!".
Il diavolo ridacchiò:
"Entra, amico mio. Il posto è tuo!".
Chi ha orecchi per intendere intenda...
|