"Mamma
guarda!"
esclamò Fiammetta, la bambina di sette anni.
"Già, già!" mormorò nervosamente la donna mentre
guidava e pensava alle tante cose che l'attendevano
a casa.
Poi seguirono la cena, la televisione, il bagnetto,
varie telefonate e arrivò anche l'ora di andare a
dormire.
"Forza Fiammetta, è ora di andare a letto!".
E lei si avviò di corsa su per le scale.
Stanca morta, la mamma le diede un bacio,
recitò le preghiere con lei e le aggiustò le coperte.
"Mamma, ho dimenticato di darti una cosa!".
"Me la darai domattina" rispose la mamma, ma lei scosse la
testa.
"Ma poi domattina non avrai tempo!" esclamò Fiammetta.
"Lo troverò, non preoccuparti" disse la mamma, un
po' sulla difensiva.
"Buona notte!" aggiunse e chiuse la porta con decisione.
Però non riusciva a togliersi dalla mente gli occhioni
delusi di Fiammetta.
Tornò nella stanza della bambina, cercando di non fare
rumore.
Riuscì a vedere che stringeva in una mano dei pezzetti di
carta.
Si avvicinò e piano piano aprì la manina di Fiammetta.
La bambina aveva stracciato in mille pezzi un grande cuore
rosso con una poesia scritta da lei che si intitolava
Perché voglio bene alla mia mamma.
Facendo molta attenzione recuperò tutti i pezzetti e cercò
di ricostruire il foglio.
Una volta ricostruito ii puzzle riuscì a leggere quello
che aveva scritto Fiammetta:
"Perché voglio bene alla mia mamma.
Anche se lavora tanto e ha mille cose da fare trovi sempre
un po' di tempo per giocare con me.
Ti voglio bene mamma perché per te sono la parte più
importante della tua giornata".
Quelle parole le volarono dritto al cuore.
Dieci minuti più tardi tornò nella camera della bambina
portando un vassoio con due tazze di cioccolata e due
fette di torta.
Accarezzò teneramente il volto paffuto di Fiammetta.
"Cos'è successo?"
Chiese la bambina, confusa da quella visita notturna.
"E' per te, perché tu sei la parte più importante della
mia giornata!"
La bambina sorrise, bevve metà della cioccolata e si
riaddormentò.
Chi è la parte più importante della tua giornata?
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