Attendere è pregare
"Natività" Filippo Lippi (1450 - 1475) Prato
Dio,
tu hai
scelto di farti attendere
tutto il
tempo di un Avvento.
Io non
amo attendere.
Non amo
attendere nelle file.
Non amo
attendere il mio turno.
Non amo
attendere il treno.
Non amo
attendere prima di giudicare.
Non amo
attendere il momento opportuno.
Non amo
attendere un giorno ancora.
Non amo
attendere perché non ho tempo
e non
vivo che nell'istante.
D'altronde tu lo sai bene,
tutto è
fatto per evitarmi l'attesa:
gli
abbonamenti ai mezzi di trasporto
e i
self-service,
le
vendite a credito
e i
distributori automatici,
le foto a
sviluppo istantaneo,
i telex e
i terminali dei computer,
la
televisione e i radio-giornali...
Non ho
bisogno di attendere le notizie:
sono loro
a precedermi.
Ma tu Dio
tu hai
scelto di farti attendere
il tempo
di tutto un Avvento.
Perché tu
hai fatto dell'attesa
lo spazio
della conversione,
il faccia
a faccia con ciò che è nascosto,
l'usura
che non si usura.
L'attesa,
soltanto l'attesa,
l'attesa
dell'attesa,
l'intimità con l'attesa che è in noi
perché
solo l'attesa
desta
l'attenzione
e solo
l'attenzione
è capace
di amare.
Tu sei già dato nell'attesa,
e per te,
Dio,
attendere,
si
coniuga come pregare.
Jean
Debruynne