La rete da pesca
(Bruno Ferrero - tratto da "Il canto del grillo")
Il fiordo era immerso nella profonda tranquillità della notte artica.
L'acqua sciabordava leggera sulla spiaggia. Avvolto dal profumato tepore della
sua casa di legno, Hans il pescatore tesseva la rete della sua prossima stagione
di pesca. Era solo nell'angolo del camino. La sua dolce sposa Ingrid riposava
nel piccolo cimitero di fianco alla chiesa. Improvvisamente però risuonarono
fresche risate gioiose. La porta si aprì per lasciar passare la bionda
Guendalina, la sua carissima figlia, che teneva per mano il fratellino Eric.
«Guendalina, ora sei in vacanza. Vuoi prendere il mio posto a intrecciare la
rete da pesca nuova mentre io vado a riparare la barca?». «Oh sì, papà!».
Le ore passavano. Guendalina lavorava di buona lena, maglia dopo maglia, nodo
dopo nodo. Ma i giorni si aggiungevano ai giorni. La corda era scabra.
L'appretto per impermeabilizzarla ruvido, le mani facevano male. Le sue piccole
amiche si sporgevano dalla porta: «Guendalina, vieni a giocare con noi!». E le
maglie si allentavano sempre di più, i nodi erano sempre meno stretti, la corda
sempre meno impermeabilizzata.
Arrivò la primavera. Il fiordo s'illuminò ai primi raggi del sole. La pesca
riprese. Tutto fiero del lavoro della sua figlia carissima, Hans il pescatore
imbarcò la sua rete da pesca nuova sul suo fidato vecchio battello. «Vieni con
me, piccolo Eric, per la nostra prima uscita!». Pieno di gioia il ragazzino
saltò a bordo. La barca scivolò nell'acqua. La rete affondò nelle onde
verdazzurre. Eric batteva le mani vedendo i pesci argentati saltare e guizzare
nella rete ben piena.
«Una pesca fantastica! Aiutami a tirare su la rete, figliolo!». Ed Eric tirava,
tirava con tutte le sue forze. Ma vinto dal peso, pluf! piombò in acqua, proprio
in mezzo alla rete. «Non è niente!», pensò papà Hans, issando velocemente la
rete a bordo. «La mia rete è solida! E' la mia Guendalina che l'ha tessuta con
le sue mani: Eric verrà su con i pesci!».
La rete uscì dall'acqua leggera. Ahimè, al fondo aveva solo un grande
squarcio... I nodi stretti male si erano allentati. Le maglie mal fissate si
erano aperte. E il piccolo Eric riposava ormai in fondo al fiordo. «Ah, se
avessi intrecciato ogni maglia con amore», piangeva Guendalina.
E' nel quotidiano che si tesse la rete
dell'eternità. Ogni giorno è un nodo. Puoi non pensarci, ma il giorno della
pesca arriverà e dipenderà anche da quello che avrai intrecciato quaggiù, oggi.