Il passerotto
C'era una volta un
passerotto beige e marrone che viveva la sua esistenza come una successione di
ansie e di punti interrogativi. Era ancora nell'uovo e si tormentava:
"Riuscirò mai a rompere questo guscio così duro? Non cascherò dal nido? I miei
genitori provvederanno a nutrirmi?".
Fugò questi timori, ma altri lo assalirono, mentre tremante sul ramo doveva
spiccare il primo volo: "Le mie ali mi reggeranno? Mi spiaccicherò al suolo...
Chi mi riporterà quassù?
".Naturalmente imparò a volare, ma cominciò a pigolare:
"Troverò una compagna? Potrò costruire un nido?".
Anche questo accadde, ma il passerotto si angosciava:
"Le uova saranno protette?
Potrebbe cadere un fulmine sull'albero e incenerire tutta la mia famiglia...
E se verrà il falco e divorerà i miei piccoli? Riuscirò a nutrirli ?".
Quando i piccoli si dimostrarono belli, sani e vispi e cominciarono a svolazzare
qua e là, il passerotto si lagnava:
"Troveranno cibo a sufficienza? Sfuggiranno al gatto e agli altri predatori ?".
Poi, un giorno, sotto l'albero si fermò il Maestro.
Additò il passerotto ai discepoli e disse:
"Guardate gli uccelli del cielo: essi non seminano,
non mietono e non mettono il raccolto nei granai... eppure il Padre vostro che è
in cielo li nutre!".
Il passerotto beige e marrone improvvisamente si accorse che aveva avuto
tutto...
E non se n'era mai accorto!
"Non cercate
perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia:
di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che
ne avete bisogno.
Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta."
(Vangelo di Luca 12, 29-30)