"ESEMPI"
"Padre Giovanni Taulero racconta che dopo aver pregato per molti anni il
Signore, chiedendogli di mandargli chi gli insegnasse la vera vita spirituale,
un giorno udì una voce che gli disse: «Va' in quella chiesa, e troverai la tua
risposta!»
Il padre andò in quella chiesa, e sulla porta trovò un mendicante, scalzo e
tutto lacero.
Lo salutò dicendogli: «Buon giorno, amico.»
Il povero rispose: «Signor maestro, io non mi ricordo giammai d'aver avuto un
giorno cattivo!»
Il padre replicò: «Iddio vi dia una vita felice!» al che il mendicante rispose:
«Ma io non sono stato mai infelice! Udite, padre mio: non a caso io ho detto di
non aver avuto nessun giorno cattivo, perché quando ho fame, io lodo Dio. Quando
scende la neve o la pioggia, io lo benedico. Se qualcuno mi disprezza, mi
scaccia, se provo altra miseria... io sempre ne do gloria al mio Dio. Ho detto
poi che non sono stato mai infelice, e ciò è vero, poiché io sono abituato a
volere tutto ciò che vuole Dio, senza riserva; perciò tutto quello che mi
succede, o di dolce o di amaro, io lo ricevo dalla Sua mano con gioia, come il
meglio per me, e questa è la mia felicità.»
«Ma se mai..» disse Padre Taulero «...Dio vi volesse dannato, voi che direste?!»
«Se Dio ciò volesse» rispose il mendicante «io con umiltà e con amore
abbraccerei il mio Signore e lo stringerei così forte, che se Egli volesse
mandarmi all'inferno sarebbe costretto a venire con me, e così poi mi sarebbe
più dolce essere con Lui nell'inferno, che possedere senza di Lui tutte le
delizie del cielo!»
«Voi chi siete?» chiese il Padre.
Ed il povero: «Io sono re!»
«E dove sta il vostro regno?»
«Sta nell'anima mia, dove io tengo tutto ordinato... le passioni ubbidiscono
alla ragione e la ragione ubbidisce a Dio.»
Finalmente Padre Taulero gli domandò che cosa l'aveva condotto a tanta
perfezione.
«È stato» rispose «il silenzio.... ho taciuto con gli uomini per parlare con
Dio; ed è nell'unione col mio Signore, che ho trovato e trovo tutta la mia
pace.»
Tale fu in questo povero l'unione con la divina volontà, che egli fu certamente
nella sua povertà più ricco che tutti i monarchi della terra, e nei suoi
patimenti più felice che tutti i mondani con le loro delizie terrene."