"Le
ali di un fiore"
(di Don Ezio del Favero)
Una farfalla
volava instancabile tra i fiori, quando d'un tratto un pianto sommesso la fece
sobbalzare.
«Che fatto insolito, pensò, in un giardino», e impaurita si spezzò le ali
andando a urtare contro un alberello.
«Ah, che mai sarà di me adesso! Non volerò più... morirò di tristezza!».
E mentre così
si lamentava, si ricordò del pianto appena udito e chiese al vento:
«Chi piangeva prima di
me?».
«Io, stelo nudo senza fiore; una folata di vento mi ha ridotto cosi. E a che
serve uno stelo senza fiore?».
La farfalla si
trascinò stancamente fino a lui.
«Non sei il solo a soffrire; con le mie ali spezzate, non volerò mai più libera
nell'aria».
Lo stelo tacque e sembrò riflettere, ma tanto durava il suo silenzio, che la
farfalla quasi si innervosì.
Alla fine
parlò:
«Insieme, possiamo aiutarci. Posati su di me, così tu porgerai le ali al vento
ed io avrò di nuovo un fiore».
La farfalla si illuminò tutta di un sorriso.
I passeri accorsero ad aiutarli e unirono per sempre la farfalla al verde stelo.
Da allora ci sono farfalle che volano ed altre che, trasformate in fiori, si
lasciano cullare sugli steli.