Vita, la matita
Vita, la matita
(di Miriam Soter)
Il compito di Vita era
quello di ricopiare il Vangelo. Per farlo doveva essere uno strumento docile
nelle mani dell´Immacolata. Solo lasciandosi condurre da Lei, infatti, la matita
poteva scorrere sulla pergamena riproducendo la vita, gli insegnamenti e le
opere di Gesù.
All´inizio tutto sembrava
facile: «Che gioia! L´Annuncio dell´Angelo, le lodi di Santa Elisabetta, il
Magnifìcat... O Immacolata è proprio bello stare nelle tue mani! E così facile
ricopiare la vita di Gesù!». L´immacolata guardava la sua giovane matita e
sorrideva. La pergamena era ancora lunga, ma, se Vita fosse stata costante,
l´Immacolata avrebbe fatto in fretta.
Arrivarono alla Nascita, ma
quando si trattò di scrivere "non c`era posto per loro" Vita sentì una gran
ripugnanza. «Che brutto! Non potremo saltarlo? Questa umiliazione non mi
piace!». L´Immacolata si fermò un istante: «Come? Ti sei già stancata di
seguirmi?». Vita piena di confusione si vergognò: «Scusami Signora! Sei tu che
devi condurmi dove vuoi...», e ricominciarono a scrivere.
Arrivarono agli
insegnamenti di Gesù, ma alla frase: "Quando un tuo fratello ti percuote sulla
guancia tu porgigli anche l`altra" Vita disse: «Questo è troppo! Ora ci penso
io!», e scivolando dalle mani dell´Immacolata scrisse: "quando ti percuote sulla
guancia tu pestagli un piede!". «Ecco! Ben gli sta!», disse soddisfatta la
matita. Ma dopo un po´ si sentì in colpa: «Cos´ho fatto! Nella vita di Gesù
questo non c´è! Adesso la mia pergamena non è più una copia del Vangelo: è un
apocrifo!».
L´Immacolata si era fermata
nell´attesa che la matita ritornasse docile nelle sue mani. «Perdonami Signora:
ho sbagliato, ma adesso come faccio? Aiutami tu!». L´immacolata ricominciò a
sorridere: «Non preoccuparti: per chi si pente è sempre pronta la gomma!», e
subito cancellò l`errore. Vita si impegnò ad essere sempre più docile. A volte
faceva ancora qualche piccolo errore, ma l´Immacolata puntualmente correggeva.
Quando si arrivò all´inizio
della Passione ormai la punta di Vita era completamente consumata. «Ormai ho
finito il mio compito! Qualcun altro completerà la pergamena al posto mio!».
«Come? Non vuoi continuare?», le disse l´Immacolata. «E come faccio? La mia
punta è consumata e il pensiero dei dolori di Gesù mi fa paura!», rispose la
matita, ma poi subito si pentì: «Perdona la mia poca generosità! Con il tuo
aiuto e nelle tue mani sono pronta a continuare, ma come faccio? Sono ormai
senza punta...». «Dovrai soffrire un po' ... ma se ti fiderai ti accompagnerò io
fino alla Risurrezione!». Vita accettò e l´Immacolata trasse dall´astuccio un
temperamatite.
L´operazione fu dolorosa, ma
alla fine la matita aveva una bella punta nuova. Grazie a questa sofferenza Vita
divenne molto generosa e la sua docilità fu tale che l´Immacolata poté presto
arrivare alla fine. Mentre scriveva le ultime frasi Vita contemplava la
pergamena: che meraviglia! Solo rimanendo nelle mani dell´Immacolata è possibile
ricopiare in tutto la Buona Novella!
Tratto da "Il Settimanale di Padre Pio"
n. 15 - 15 aprile 2007