E' il concetto per esprimere il nostro
lavoro nell'ambito della realtà virtuale, sentendoci più che Volontari
Fratelli delle Misericordie.
Buona
settimana.....
a cura di: Paolo Diani
Il rospo e l'acqua
Un mio amico avvocato, Renato Pacca, mi manda un testo interessante: vari studi
biologici dimostrano che un rospo immerso in un recipiente con l'acqua del suo
stagno rimane statico per tutto il tempo in cui riscaldiamo il liquido. Il rospo
non reagisce al graduale aumento di temperatura (cambiamenti di ambiente) e
muore quando l'acqua raggiunge il bollore, gonfio e felice.
D'altro canto, un rospo che venga gettato nello stesso recipiente in cui l'acqua
sia già in ebollizione, balza immediatamente fuori. Un po' scottato, ma vivo!
A volte siamo dei rospi bolliti. Non ci accorgiamo dei cambiamenti. Pensiamo che
vada tutto benissimo, o che ciò che non va passerà - che sia solo questione di
tempo. Siamo sul punto di morire, ma ce ne restiamo lì a galleggiare, stabili e
apatici, nell'acqua che si riscalda un minuto dopo l'altro. E così finiamo per
morire, tutti gonfi e felici, senza esserci accorti dei cambiamenti intorno a
noi.
Ci sono dei rospi bolliti che sono ancora convinti che l'elemento fondamentale
sia l'obbedienza, e non la competenza: comanda chi può, e obbedisce chi ha
giudizio. E in tutto questo, dov'è la vita vera? È meglio uscire mezzo scottati
da una situazione, ma vivi e pronti ad agire.