E' il concetto per
esprimere il nostro lavoro nell'ambito della realtà virtuale, sentendoci più che
Volontari Fratelli delle Misericordie.
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La protezione
civile
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E' una storia che parte
da lontano
Prato, novembre 1629
Affonda le radici lontano, nel tempo, il servizio
di Protezione civile della Misericordia di Prato. La Misericordia, ha sempre
svolto la sua attività, ispirata all'attuazione delle opere di misericordia
del vangelo ininterrottamente dalla fondazione (1588) fino ad oggi, sotto i
Medici e sotto i Lorena, sotto Napoleone e sotto il Fascismo, e oggi sotto la
Repubblica. Fra queste opere, quella di seppellire i morti. Se dare onorata
sepoltura ai defunti - in un epoca in cui non esistevano né normative né
adeguati servizi - poteva essere un'azione di normale, quotidiano, impegno di
carità, non era più normale quando si trattava d'epidemie. Siccome le
epidemie, assai ricorrenti, comportavano centinaia di morti e la loro sepoltura
non era più soltanto cristiana pietà ma era anche esigenza collettiva di
eliminare, per quanto possibile, con la rimozione dei cadaveri, le cause
dell'allargarsi delle epidemie, ecco che sì può parlare di un vero e proprio
servizio di protezione civile.
Le pestilenze
Il primo intervento di protezione civile
- cioè non il normale trasporto e sepoltura dei morti - si ha nel 1629 con la
peste descritta dal Manzoni nei suoi Promessi sposi. La Misericordia, anzi la
Compagnia del Pellegrino, come ancora era chiamata la nostra Istituzione, gestì
in quest'occasione anche il lazzeretto di S.Anna (oggi podere murato vicino
alla chiesa dei Cappuccini). ...Nell'occasione i fratelli del Pellegrino furon
visti tante volte passare per le strade di Prato preceduti dal Capoguardia il
quale con una mazza, allontanava quanti si avvicinavano al loro fardello di
morte ..... Compiuta la carità, la"brigata" dava lo strame del
cataletto alle fiamme. Molti morti dei contagio furono seppelliti nella piccola
chiesa della Compagnia, quando il posto non fu più sufficiente la Compagnia
rivolse domanda al Granduca Ferdinando II° perché concedesse un pezzo di terra
da destinarsi a camposanto.
Altra moria nel
periodo 1648-49.
Nel 1650 su invito della Compagnia
dell'Orazione e Morte di Roma i confratelli del Pellegrino partecipano al
Giubileo indetto da Innocenzo X, nonostante i pratesi si riprendessero a mala
pena dall'ultima moria vollero partecipare anche per chiedere l'elevazione
della terra di Prato al rango di Città e il riconoscimento della dignità
Diocesana (costituzione avvenuta con bolla del Papa il 22 settembre 1653 la
nuova diocesi veniva unita insieme con quella di Pistoia, il 28 ottobre dello
stesso anno il Granduca Ferdinando Il de' Medici, insigniva Prato del titolo e
grado di Città)
La rivolta contadina
dei 1849
La cacciata da Firenze dei Lorena
(1812/1849) e l'instaurazione del Governo Provvisorio di Guerrazzi, Mazzoni e
Montanelli vide, forse anche strumentalizzatala rivolta dei contadini che il 21
febbraio marciarono all'assalto della città. La sede della Misericordia fu
presto il centro delle operazioni di soccorso. Mentre varie brigate partivano
dalla sede per dislocarsi nei vari punti caldi delle mura aiutando, come
sempre, tutti al di qua quanto aldilà delle mura stesse.
Epidemia di colera
1854
Nel novembre compaiono i primi casi di
colera, nel 1855 il male divenne epidemico e anche in quest'occasione i
fratelli non si risparmiarono nell'aiuto al Prossimo. E' del 1 agosto1856 una
delibera del Magistrato della Confraternita che assegna un'onorificenza a tutti
coloro che avevano prestato servizio durante l'epidemia il 5 agosto 1909 il
Magistrato fece apporre un'epigrafe a ricordo di quei benemeriti nell'atrio
della Sede (lapide ancora esistente nella sede di Via Convenevole)
IL 1900
Il nuovo secolo porta una serie
d'innovazioni sostanziali nella Misericordia; prima l'inaugurazione del
telefono (primo gennaio 1902), l'adozione di una nuova divisa per il servizio,
la cappa non è più attuale per i nuovi mezzi di trasporto (carri a mano e a
cavalli). Nasce nel 1910 la squadra ciclistica.
Manovra della squadra
federale a Prato 1938
Alla vigilia del secondo conflitto mondiale
si tenne a Prato la IV manovra della squadra federale il 10 e 11 settembre. I
fratelli si prepararono ad assolvere il loro compito in condizioni rese
difficili dalla presunta presenza d'aggressivi chimici.Obbiettivo della.Manovra
un ipotetico attacco d'aerei con aggressivi chimici e bombe incendiarie nella
zona nord-est della città.
La seconda guerra
mondiale 1940
Dal 10 giugno 1940, con la dichiarazione di
guerra da parte dei governo italiano, la Misericordia, si trova inclusa nel
piano di protezione antiaerea (UNPA) della città e di conseguenza dovette
provvedere alla costituzione di squadre di primo intervento da impiegare in
caso d'incursioni aerea o di bombardamenti.Per quattro lunghi anni i fratelli
si alternarono, di giorno e di notte, nel servizio, affrontando i rischi e le
incognite insiti in ogni intervento; i pericoli non furono certamente pochi se
si considera che gli allarmi aerei furono, fino al 3 luglio 1944, varie
centinaia e le richieste d'aiuto giungevano anche dalle Misericordie vicine.
Alluvione del
Polesine 1951
E' il 17 novembre il Pò esce dagli
argini e le acque si rovesciano sul vasto Polesine. Il 18 una colonna di 34
ambulanze organizzata dalla Confederazione, fra le quali anche due pratesi,
parte per le zone colpite e vi rimarranno, dandosi il cambio, per parecchi
giorni trasportando feriti e distribuendo materiali e medicinali.
Vajont 1963
Longarone 8 ottobre, Oltre 2500 morti
per l'improvviso precipitare della cima del monte Toc nel lago idroelettrico.
L'acqua che supera tracimando, la diga e si precipita a valle travolgendo
interi paesi e quella che, per la spinta ricevuta da milioni di metri cubi di
terra precipita nel bacino, risale, colpisce e distrugge i paesi in riva al
lago e anche nelle zone interne più alte. Le Misericordie offrono ai Ministeri
dell'Interno e della Sanità la disponibilità d'ambulanze e automezzi. I
Ministeri interpellati non ritengono opportuno (dato il carattere dei disastri)
l'afflusso d'ambulanze ma manifestano, invece, la necessità di una raccolta
d'aiuti e denaro per le famiglie sinistrate.
Alluvione di
Firenze 1966
Il 4 novembre fosse, colpa
dell'improvvisa apertura delle dighe di Levane e la Penna, fosse colpa degli
alvei dei fiumi e dei torrenti ristretti per l'incuria dell'uomo, il risultato
fu che dopo un'eccezionale caduta di pioggia verso l'alba l'Arno invase Firenze
e i comuni della piana, allagando anche la parte sud di Prato. Anche in
quest'occasione l'opera della Misericordia di Prato, non si esaurì fino alla
fine dell'emergenza.
Terremoto del
Belice 1968
Gennaio, la terra di Sicilia trema e la
Misericordia ancora una volta è in prima linea nella gara della solidarietà,
per più di un mese i fratelli con un'ambulanza rimasero sul posto soccorrendo,
consolando e aiutando nell'opera della prima ripresa.
Terremoto di Tuscania
1971
Scosse di terremoto fa sussultare la terra
del Lazio, un'ambulanza con l'equipaggio composto di fratelli donatori di
sangue parte alla volta della zona colpita pronti a donare il loro sangue ai
feriti e ad aiutare nelle operazioni di soccorso.
Terremoto del
Friuli 1976
La notte del 7 maggio, gravi scosse di
terremoto mettono in ginocchio il Friuli. Subito, nel cuore della notte, la
Misericordia si mobilita partendo con le ambulanze; nei giorni che seguono
coinvolge la città con una raccolta di solidarietà per la popolazione
colpita.
Terremoto dell'Irpinia
1980
Il 23 novembre è il giorno dei terremoto
dell'Irpinia. AI giungere delle prime notizie del disastro parte la
mobilitazione e ancora una volta nel cuore della notte le ambulanze vengono
equipaggiate con gruppi elettrogeni, scorte di medicinali e viveri, per
raggiungere un nuovo scenario di distruzione e di bisogni. All'alba giungendo a
S.Mango sul Calore in un paese ormai raso al suolo sono i primi soccorsi dopo
13 ore dal terremoto.Nei giorni successivi verranno inviati oltre 140 camion
d'aiuti alle popolazioni oltre a vari soldi raccolti.
Già prima dell'emergenza Irpinia era stata varata dallo stato la legge 996/70
e la nostra Misericordia si stava organizzando per la nascita del gruppo O.S.E.
(Organizzazione Servizi Emergenza ideati dalla Confederazione per gli
interventi che oggi si dicono di Protezione Civile) dotandosi di strutture per
l'autosufficienza e per interventi, anche, diversi dal sanitario, acquistando
gruppi elettrogeni, motopompe, tende e roulotte Dopo quest'emergenza, nel 1981,
viene emendato dal Parlamento il regolamento integrativo della legge (66/81),
si rafforza e prende il via l'attività di Protezione Civile quale oggi
conosciamo La nostra Misericordia insieme alle altre Associazioni di
volontariato cittadine si adopera alla nascita del C.O.M. (Centro Operativo
Misto) dei Comune di Prato e in esso collabora alla stesura dei piani comunali
d'emergenza.