IL
BASTONE DI ESCULAPIO
Affondando
nella lontana mitologia greca, ricordiamo. che Asclepio appartiene a quella
schiera di semidei (era il figlio di Apollo) che furono annientati
dall'invidia e dall'ira di Giove. Nel nostro caso, il buon Asclepio si
fece una discreta fama quale dispensatore di cure tanto che nel tempo la
sua figura fu divinizzata. Si credeva fosse sufficiente dormire nei templi
a lui dedicati, tra i quali il principale era quello di Epidauro nel
Peloponneso, per ottenere delle guarigioni durante il sonno. Il dio,
infatti, appariva in sogno e consigliava rimedi e cure. I Romani, che lo
ribattezzarono Esculapio, ne
adottarono il culto in occasione di un'epidemia nel 293 a.C. Esculapio era
solitamente rappresentato in piedi, avvolto da un largo mantello e con un
bastone in mano. Alla fine del bastone, stava arrotolato un serpente.
Anche la tradizione ebraica riporta un simbolo simile: nella Bibbia, in
Numeri 21:9 Mosè impugna un bastone con un serpente di rame sulla punta;
esso aveva il potere di guarire chiunque, morso da un serpente velenoso,
lo guardasse.
E' stato quindi naturale che, nei secoli successivi, il bastone ed il
serpente diventassero simboli della medicina, si pensi anche al Caduceo,
ovvero al bastone alato con due serpi attorcigliate ad esso, utilizzato in
Italia quale simbolo dei farmacisti e negli Stati Uniti dai corpi sanitari
militari.
L'ORIGINE
AMERICANA
Alla fine degli
anni '60 la riorganizzazione del soccorso negli USA
modificò anche quelle che erano le caratteristiche esterne dei veicoli di
soccorso. Le ambulanze erano identificabili perché avevano strisce
rifrangenti arancioni ed una croce denominata "Omaha orange
cross" sulle fiancate.
La promiscuità del simbolo e la possibilità di confonderlo con la
classica "Croce Rossa" costrinsero l'American Red Cross ad una
veemente protesta sulla leicità dell'utilizzo della croce Omaha orange.
Tale protesta fu giudicata corretta e ciò costrinse Leo Schwartz e Bob
Motley, due dei responsabili degli EMS al dipartimento dei trasporti USA,
ad ideare un nuovo simbolo.
L'American Medical Association utilizzava quale emblema una croce azzurra
a sei barre, denominata Star of Life.
Schwartz e Motley pensarono di fonderla con il bastone di Esculapio bianco
e crearono nel 1973 il simbolo che conosciamo oggi. Decisero
anche di dare alle sei barre un significato specifico che rappresentasse i
vari elementi dei servizi medici di emergenza.
1- ricezione (della
chiamata)
2 - invio del mezzo
3 - arrivo sul posto
4 - trattamento sulla scena
5 - cure durante il trasporto
6 - trasferimento alla cura definitiva
(ospedaliera).
NORME
DI UTILIZZO
Il
nuovo simbolo, inserito in un quadrato o in un cerchio bianco è stato
subito soggetto a precise restrizioni di utilizzo da parte del
dipartimento dei trasporti USA. Per evitare abusi, il primo febbraio del
1977 il simbolo venne registrato e divenne ufficialmente l'emblema dei
servizi di emergenza medica.
Chi lo adotta deve essere in possesso di precisi standard sia che si
tratti di automezzi, sia che si tratti del personale a bordo. Inoltre esso
identifica, sulle mappe e sulle strade (segnali) la possibilità di
accedere all'Emergency Medical Service, direttamente o con telefoni
dedicati.
Può essere inoltre usato su materiale e pubblicazioni utilizzate
ufficialmente dagli EMS.
Ulteriori modifiche, con l'utilizzo di colorazioni argento od oro per il
bastone, il serpente ed i bordi della croce, furono previste per il
personale amministrativo ed i dispatchers delle Centrali Operative.
Il corretto utilizzo del simbolo è costantemente garantito da agenzie
federali e statali del dipartimento dei trasporti statunitense. -
LA
STORIA ITALIANA
L'adozione
della Star of Life, denominata "simbolo internazionale di
soccorso" è stata, infatti, prevista dal Decreto Ministeriale n. 553
del 1987 con il quale il Ministero dei trasporti suddivideva le ambulanze
italiane in tipo A, di soccorso, e B, di trasporto. Anche il successivo
decreto n. 268 del 1996, con il quale sì riconosceva l'immatricolazione
delle auto medicalizzate, prevedeva anche per queste l'utilizzo del
simbolo.
In realtà precedenti circolari ministeriali prevedevano per le ambulanze
l'utilizzo del "simbolo di pronto soccorso" ovvero la croce
greca rossa a bracci corti che viene utilizzata sui cartelli stradali.
Si pose quindi un problema analogo a quello americano. La promiscuità del
simbolo avrebbe potuto creare problemi d'identificazione fra le ambulanze
della Croce Rossa Italiana e le altre. Però, non fu quest'ultimo ente ad
evidenziare il problema: la Confederazione Nazionale delle Misericordie
d'Italia ricorse al T.A.R del Lazio che accolse la richiesta di
cambiamenti. Il successivo DM, come già scritto, riporta quindi
nell'appendice dell'allegato tecnico la descrizione del simbolo da apporre
su tutte le nuove ambulanze: di colore azzurro, di materiale retroriflettente questa "Stella della vita" deve avere
un'altezza minima di 22 cm. Ogni braccio deve avere una larghezza di
almeno 5 cm. Nessuna indicazione per bastone e serpente, che sono
solitamente bianchi, oro o argentati.
Non è previsto il suo utilizzo sulle ambulanze militari e su quelle della
Croce Rossa Italiana.
UNO
SGUARDO ALL'ESTERO
La
Star of Life è stata adottata quale "simbolo internazionale di
soccorso" dagli esperti internazionali intervenuti alla Conferenza di
Monaco del 20-24 maggio 1975. Tale decisione venne rettificata nella
riunione di Bruxelles del 14-15 ottobre dello stesso anno. La Francia
adottò il simbolo di colore blu, utilizzandolo però talvolta senza il
bastone di Esculapio centrale. Germania ed Austria non prevedono
l'utilizzo del simbolo per le loro ambulanze, che riportano solo i simboli
dell'associazione cui appartengono ed eventualmente del sistema di
soccorso. Nel Regno Unito, cosi come in Australia, le ambulanze del
servizio sanitario nazionale utilizzano i propri simboli, mentre la Star
of Life viene utilizzata dai privati.
Un ampio utilizzo nella forma conosciuta sì ha nei Paesi Bassi, in tutta
la Scandinavia, nei paesi dell'Europa orientale.
Anche paesi arabi utilizzano il simbolo inserendolo talvolta all'interno
della mezzaluna rossa.
Nelle revisioni delle Convenzioni di Ginevra è previsto l'utilizzo della
Star of Life rossa in campo bianco per designare le installazioni
sanitarie.
Quale che sia la variante grafica utilizzata, è importante che la Star of
Life diventi nell'immaginario collettivo sinonimo di soccorso qualificato,
alla pari di altri simboli più noti.