Come tutte le Fraternite di
Misericordia, anche quella di Messina nasce per
l'esigenza di uomini e donne di volere essere
strumenti ed apostoli di carità.
Il 26 gennaio 1987 iniziò una nuova realtà di
volontariato nella Città dello Stretto, con a
disposizione solo buona volontà ed il desiderio di
condividere le sofferenze dell'Uomo, solo ciò,
null'altro, non una casa non un benefattore non un
soldo.
Ciò, non scoraggiò coloro che forti nella Fede e nella
Provvidenza diedero inizio alle opere possibili. Far
capire il messaggio, sconosciuto, che la Misericordia
voleva portare avanti, sicuramente fu la cosa più
ardua e stancante, in una terra ove in maniera sottile
ed impalpabile il potere politico vuol essere presente
ovunque, ed il muro che la Misericordia ha innalzato
non ha certo contribuito alla sua crescita, ma ha
sancito la sua purezza ed il coinvolgimento semplice e
disinteressato di chi vede nell'Ultimo suo fratello e
Cristo stesso, la Misericordia è di tutti ed in modo
particolare di chi è solo e bisognoso.
Ciò portò a peregrinare da un luogo all'altro alla
ricerca di luogo ove piantare il benefico seme, e sino
al 1992 le difficoltà furono enormi ciò nonostante si
cresceva, sino a quando un Frate Cappuccino, Padre
Luigi Leta, ci ospitò senza riserve, offrendoci il suo
aiuto anche materiale e la sua guida spirituale; ebbe
inizio un nuovo corso. La Misericordia di S. Leone di
Catania ci donò una loro ambulanza in disuso, che
lentamente rimettemmo a posto, purtroppo pochi giorni
prima di porla in servizio un incendio doloso la
distrusse totalmente, tra l'indifferenza degli
amministratori pubblici e della stampa locale, lo
sconforto superò ogni umana comprensione, il
sacrificio di tanti era andato in fumo in pochi
istanti, con un atto di coraggio e di Fede i
Confratelli trainarono il relitto nella piazza
principale della città affinchè la popolazione potesse
vedere l'ignobile atto a danno del sofferente, ma la
risposta fu deludente.
Ma il buon Dio, non è stato a guardare, mosse i cuori
dei Confratelli della Misericordia di Assemini in
provincia di Cagliari, che per non fermare l'attività
dei fratelli messinesi subito donarono una loro
ambulanza, un Fiat 238 mezzo ben tenuto, attrezzato e
decoroso, esso il 25 aprile sbarcò a Palermo giungendo
a Messina tra l'entusiasmo di tutti, subito messa in
servizio l'ambulanza portò la testimonianza
dell'ideale secolare delle Misericordie alla
popolazione.
Il mezzo, con lo stesso atto di carità fraterna,
nell'agosto 1994, è stato donato alla Misericordia di
Pratola Serra (AV) ed è a tutt'oggi in servizio.
La Confederazione chiese a tutte le Consorelle
italiane solidarietà per la Misericordia di Messina e
giunsero aiuti economici per circa 2.300.000 Lire. Nel
frattempo consolidata la presenza in Città, molti
rimasero affascinati da questa Istituzione che si
metteva a disposizione di chiunque ed ovunque,
deniegando onori ed offrendo gratuitamente la propria
opera nella donazione del sangue, nell'aiuto agli
indigenti, ai portatori di Handicap, nel soccorso ai
feriti, e quanto altro nelle proprie possibilità. Il
numero degli iscritti incominciò ad aumentare
costantemente, un'altra sede fu concretizzata in
un'altra parrocchia, un'ambulanza fu donata da una
Associazione di beneficenza, un' altra fu data in
comodato d'uso dalla U.S.L. 42, un'altro mezzo di
soccorso, un fuoristrada usato, fu acquistato con il
contributo della popolazione, un benefattore donò una
Roulotte, i sacrifici che per anni ci hanno
accompagnati hanno dato i loro frutti, al 31 di marzo
1997 dopo circa dieci anni la Misericordia di Messina
è una realtà forte nel sentimento e nella volontà.Certo
non dispone economicamente, ma ogni giorno che passa,
la ricchezza dell'amore aumenta enormemente.Grazie
agli oltre 380 iscritti tra soccorritori e donatori di
sangue, è stato possibile offrire oltre 2600 servizi
alla popolazione in maniera totalmente gratuita ;
sostenendo gli oneri solo grazie alle oblazioni libere
e spontanee di quanti credono nella Misericordia.
La Fraternita non dispone di impiegati e tutto è
affidato a volontari.
dal web della Misericordia di Messina |