E' il concetto per
esprimere il nostro lavoro nell'ambito della realtà virtuale, sentendoci più che
Volontari Fratelli delle Misericordie.
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La protezione
civile
Terremoto Abruzzo
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"Le news
dal campo di Bazzano"
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Il Direttore dell'UGEM
Paolo Diani
6 aprile 2009 ore 3,32 scossa sismica distruttiva
per l'Aquila.
Dopo un lungo periodo di tempo che il terremoto stava muovendo la terra
dell'Aquila è arrivato il botto iniziale seguito da uno sciame con tante scosse
di forte intensità ed ogni giorno ed ogni volta è un prendere nota di nuovi
danni.
Una popolazione distrutta perché ha perso le certezze di quanto creato in una
vita. La casa, i beni, gli oggetti e in molti casi gli affetti.
Una popolazione con molte persone anziane e bambini, gente, abituata a vivere
nei paesi della montagna del Gran Sasso, accogliente e diffidente fra se, con
molte conflittualità all'interno delle stesse comunità, con molti immigrati
integrati, che ci ha accolto con diffidenza, anche se a braccia aperte quando
siamo arrivati ma che ci è stata vicina e che si è integrata con noi che li
stavamo aiutando.
"Siete degli angeli, siete i nostri angeli.." sono state le parole che mi hanno
sussurrato nei molti abbracci dati e ricevuti nei momenti di sconforto per le
nuove scosse, nei momenti del dolore per il ricordo delle vittime.
Bazzano è stata la destinazione dove ci siamo ritrovati, dopo vari campi visti
e già con la presenza di alcuni soccorritori. 443 abitanti richiusi nelle
macchine, tanti bambini e anziani dai volti stanchi, le lacrime stampate sui
volti, occhi ormai vuoti. Quando ho preso contatti con loro, ho visto una certa
diffidenza nei loro volti: cosa potevano fare queste persone che arrivavano con
tante ambulanze e con le loro divise colorate?
Abbiamo chiesto di spostare le auto che erano nel giardino del circolo della
bocciofila e abbiamo iniziato a scaricare le nostre tende di autosufficienza, a
disporre le nostre attrezzature, a richiedere le tende alla DICOMAC, che ci
sono state promesse con arrivo nella serata. Arriva la cucina da campo di
Atripalda e forniamo un primo pasto e si verifica la disponibilità dei generi
per la colazione del mattino.
La sera abbiamo fatto dormire i bambini e gli anziani nelle nostre tende, per
non far passare loro una nuova notte nelle auto, abbiamo montato le brande per
non farli stare in terra. Alle 23 arriva il primo camion dal CAPI, ma non sono
le tende, sono gli effetti letterecci; facciamo il cambio nelle nostre tende e
mettiamo rete e materasso. Alle 1,20 arriva il camion delle tende.
Comincia il montaggio del campo.
Il villaggio azzurro comincia a prendere forma, la cucina emana il caldo della
casa comune. Comincia la processione per la richiesta di tende per le frazioni
vicine: tante storie di difficoltà e gli occhi gonfi dalla commozione e dalla
disperazione alle nostre risposte positive o negative, per mancanza di tende.
Già da martedì sera la popolazione di Bazzano era censita e attendata e si
procedeva per altre zone. Le scosse continuano in continuo, la gente ha paura.
Arrivano nel campo 3 psicologi per aiutare i bambini e le persone in
difficoltà, viene aperta la tenda 6 per questa attività.
Bazzano diviene punto di riferimento per un bacino di utenza di oltre 1400
persone.
La Divina misericordia non ci abbandona e mentre stiamo chiedendoci cosa far da
mangiare il giorno dopo, vista la fine delle scorte, arrivano tre furgoni che
scaricano pasta, latte, pane, carne e altri generi di prima necessità.
Veramente il Cristo è con noi, in questi giorni della passione, e non ci
abbandona nei momenti del bisogno. Si moltiplica la carità e nei giorni
successivi saremo costretti a rimandare indietro o a giro per altri campi gli
aiuti, non potendone ospitare più.
Bazzano dopo 5 giorni dal sisma è un campo in piena attività e punto di
riferimento per tanti, gli abitanti impegnati nelle molteplici attività stanno
cominciano a non pensare al terremoto o a almeno a conviverci e molte sono
state le dichiarazioni di affetto e di amicizia rilasciate al Presidente
Brunini in visita al campo. Ho visto qualche lacrima quando ho detto che sarei
partito; ancora una volta la Misericordie ha fatto il suo
miracolo nella carità.
Lettera di ringraziamento del Presidente