Sono
oltre venti i mezzi recuperati dal gruppo Ambulanze d'Epoca
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La Misericordia di Rifredi
1280 |
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La Misericordia di Rifredi è una delle più
antiche fra le Organizzazioni di Volontariato a
costituire un punto di riferimento per l'assistenza
nella città di Firenze. Erede di una tradizione
spirituale plurisecolare, vanta origini che risalirebbero
addirittura alla fine del duecento quando presso la Pieve
di S. Stefano in Pane viene fondata la Confraternita di
S. Maria del Desco. Verso la fine del Cinquecento troviamo
la descrizione di attività tipiche per la
Misericordia moderna, come il trasporto dei malati agli
Ospedali, tra i compiti della Confraternita del
CorpusDomini. Con il Regolamento del 1855,poi, venne
distaccato dalla Compagnia di S. Stefano Protomartire e
del SS. Sacramento un Corpo speciale di Misericordia che
può essere considerato il precursore più
prossimo dell' attuale Confraternita di Misericordia di
Rifredi. Nella II metà dell' 800 si avviò
un processo di profonda trasformazione del territorio di
Rifredi che ne avrebbe mutato del tutto le
caratteristiche fino a farne il "quartiere industriale"
di Firenze. Le trasformazioni urbanistiche con il
conseguente incremento demografico intensificarono l'
opera della Misericordia, che viene riconosciuta Opera
Pia nel territorio, specie per quanto riguarda le
Onoranze funebri, la sepoltura e la manutenzione del
Cimitero di Rifredi. Nascono intanto nel 1894 le
"Sorelle" con la Compagnia di S.Filippo Neri che offrono
la propria assistenza agli anziani malati o abbandonati,
agli orfani di guerra e ai figli dei carcerati. La
Compagnia fu poi in seguito integrata nella Confraternita
da Don Giulio Facibeni, certo la figura di maggiore
spicco nella storia della moderna Confraternita. Egli
riuscì infatti a superare la diffidenza di una
popolazione circostante costituita soprattutto da operai
grazie alla sua mentalità aperta e al forte
impegno nella carità cercò di imprimere una
nuova coscienza nei Fratelli e nelle Sorelle e
riorganizzò tutte le attività
assistenziali. Durante la II° guerra mondiale le
Confraternite di Misericordia svolsero un ruolo attivo
nell' assistenza ai feriti. Quando il fronte si
avvicinò a Firenze, il Comitato provinciale della
Croce Rossa si rivolse ad esse quando dovette costituire
squadre di primo intervento da impiegare in caso di
incursioni aeree. La storia della Venerabile Confraternita
della Misericordia di S. Stefano in Pane nel secondo
dopoguerra è caratterizzata da uno sviluppo
energico. Accanto alle tradizionali opere di carità
elencate negli Statuti che si sono succeduti (trasporto
degli infermi e di persone colpite da infortuni, assistenza domiciliare ai malati e agli infermi), la
Misericordia ha saputo aprirsi anche ai nuovi bisogni
come l' assistenza agli anziani e agli extracomunitari.
Nel 1993 la Confraternita ha deciso di abbandonare la
veste pubblica di I.P.A.B. (Istituzione di Pubblica
Assistenza e Beneficenza) per abbracciare quella di
Associazione di diritto privato. Questo ha comportato uno
sforzo maggiore dal punto di vista gestionale ed
organizzativo, compensato dalla maggiore libertà
di manovra riguardo alle decisioni interne e alla
realizzazione di nuovi progetti. Non è comunque
venuta meno l' originaria ispirazione religiosa della
Misericordia che si propone per scopo fondamentale la
concreta testimonianza della carità e della
fraternità cristiana.
Tratta da "Storia della Venerabile Confraternita della
Misericordia di Santo Stefano in Pane - Rifredi" del
prof. Bruno P.F. Wanrooij, Edizioni Polistampa Firenze,
disponibile presso la Sede
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