Prato, 13 aprile 2002
Dal 1952 cappellano della Misericordia di Prato e
poi, dal 1991 a Pistoia.
Si è spento serenamente nel sonno, padre Adriano
Macconi, era nato il 6 maggio del 1922 a Poppi nel
Casentino, entrò nel convento dei Padri di San
Lorenzo a Bibbiena a dodici anni appena. Erano gli
anni in cui passava il fronte e lui si ammalò di
una brutta forma di broncopolmonite. Le
conseguenze se l'è portate dietro per tutta
la vita. Era la sua croce ma non l'ha mai fatta
pesare a nessuno. Fu a Siena per due anni e poi al
termine degli studi teologici venne ordinato
sacerdote il 22 marzo 1947. Dopo aver insegnato a
Giaccherino fu nominato Cappellano della
Misericordia di Prato ed è lì che ha svolto la sua
missione più lunga: trentadue anni. Era un uomo
amatissimo per il suo carattere mite e soprattutto
per le sue doti spirituali, grande cultore della
lingua latina. All'epoca era stato ordinato anche
esorcista per la diocesi di Prato. Dopo un
incarico a Fiesole fu a Pistoia dal 1991.
La
cerimonia funebre alla quale hanno partecipato
molti fratelli e sorelle della Misericordia è
stata presieduta dal Vescovo di Pistoia S. Ecc. Mons. Simone
Scatizzi.
"padre Adriano! Dio te ne renda
merito"
fp.
Il
saluto a p. Adriano dopo il trasferimento a Fiesole
Con la fine dell'Ottavario del
1984, il
Padre Adriano Macconi, francescano, ha lasciato il
suo ufficio di cappellano, presso la Misericordia di
Prato, che teneva dal febbraio
1952.
Come suo saluto alla Fratellanza non possiamo altro
che pubblicare alcune parole dette dal Padre Adriano
durante una Liturgia officiata per il Consiglio
della Misericordia: "Se mi è permessa una
esortazione è questa: La Misericordia cerchi come
è suo dovere, di favorire quanto è necessario ed
utile alla difesa ed all'incremento dei principi
cristiani, sia per la formazione dei suoi membri,
sia per la santa e decorosa esecuzione degli atti di
culto.
Dai fedeli e dai Fratelli si guarda infatti ad Essa
come ad una istituzione che propaga nel mondo il
messaggio cristiano, specie nell'attuazione della
carità.
Si guardi inoltre a ciò che è più sostanzioso ed
utile che a quanto è esteriore e brillante. Le
apparenze deludono e passa- no: ciò che è fatto
con corretta attenzione e purezza di cuore,
rimane".
A padre Adriano grazie anche per queste parole
cariche di carisma sacerdotale ed a Lui assieme al
nostro augurio il nostro - "Dio gliene renda
merito". |