Comunemente si usano due grandezze per
classificare un terremoto: la MAGNITUDO e la INTENSITA'.
La MAGNITUDO indica
l'energia liberatasi dall'ipocentro. Si calcola misurando l'ampiezza
massima raggiunta dalle onde sismiche, oppure dalla durata del movimento
vibratorio registrato dai sismografi. La scala delle magnitudo è stata
introdotta nel 1936 da Ch. F. Richter con lo scopo di dare un valore
obiettivo alla violenza dei terremoti, può andare da valori negativi a
valori prossimi a 8,7 corrispondenti al terremoto registrato nelle Isole
Curili nel 1958.
L' INTENSITA' è stabilita
soggettivamente, per confronto tra gli effetti provocati dal sisma
sull'uomo e sulle cose ed è definita da una scala introdotta da G:
Mercalli nel 1890, suddivisa in 12 gradi.
L'intensità di un sisma diminuisce
man mano che ci si allontana dall'epicentro.