Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall'ebraico Pesah, che
significa “passaggio”. Il termine “Pasqua” ha due significati, che convivono
tutt’oggi, a seconda che si stia parlando della tradizione ebraica o della
tradizione cristiana.
Nei primissimi tempi del cristianesimo la Resurrezione di Cristo era ricordata
ogni sette giorni, la domenica. Successivamente, però, la Chiesa cristiana
decise di celebrare questo evento solo una volta all'anno. A questa decisione
diverse correnti religiose si scontrarono nello stabilire il momento della
celebrazione.
Nacquero così, nel mondo cristiano, gravi controversie, che si risolsero
soltanto con il concilio di Nicea (325), in cui si decise, che la Pasqua doveva
essere celebrata da tutta la cristianità nello stesso giorno. Il compito
di stabilire, ogni anno, tale giorno fu affidato alla Chiesa di Alessandria, ma
successivamente, nel 525, la Pasqua venne fissata fra il 22 marzo e il 25
aprile.
Oggi, la data si calcola scientificamente, basandosi sull'equinozio di
primavera e la luna piena.
Ancora oggi però, la data della Pasqua presso le Chiese ortodosse, solitamente
non coincide con quella della Chiesa cattolica, perché le Chiese ortodosse
utilizzano un calendario lievemente diverso da quello gregoriano, così spesso
la festa è celebrata dopo la data fissata per la cattolicità.
Il
coniglietto pasquale
Tra i diversi richiami pasquali che fanno bella mostra di sé nelle vetrine dei
negozi compare anche un simpatico coniglietto che porta delle uova. La sua
presenza non è casuale ma si richiama alla lepre che sin dai primi tempi del
cristianesimo era presa a simbolo di Cristo.
Inoltre, la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore
secondo la stagione, venne indicata da sant'Ambrogio come simbolo della
risurrezione.
Le uova di
Pasqua
Apparentemente la tradizione dell’uovo pasquale sembra non avere niente a che
fare con la tradizione cristiana della Pasqua, ma questa - come vedremo - è una
convinzione errata.
Fin dagli albori della storia umana l'uovo è considerato la rappresentazione
della vita e della rigenerazione. Questo lo possiamo vedere dall’uso
simbolo che molte culture antiche facevano di esso. I primi ad usare l’uovo
come oggetto bene augurante sono stati i Persiani che festeggiavano l'arrivo
della primavera con lo scambio di uova di gallina.
Anche nella antica Roma erano, esistevano tradizioni legate al simbolo
delle uova. I Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di
rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con
il significato di vita che l'uovo entrò a far parte della tradizione cristiana,
richiamando alla vita eterna.
Nella cultura cristiana questa usanza risale al 1176, quando il capo
dell'Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a
Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse uova in gran
quantità. L'uso di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua è festa
della primavera, dunque anche della fecondità e del rifiorire della natura.
L'uovo è appunto simbolo della vita che si rinnova ed auspicio di fecondità.
La colomba
E' consuetudine nel periodo pasquale regalare la colomba, un dolce la cui forma
ricorda quella di una colomba con ali distese.
La colomba richiama all'episodio del diluvio universale descritto nella Genesi,
allorché ritornò da Noeè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, un messaggio
di pace: il castigo divino concluso, le acque del diluvio si stanno ritirando,
inizia un'epoca nuova per l'umanità intera. La colomba diventa quindi simbolo
della pace
Cosa si
indica con il termine “Pasquetta”?
Con il termine Pasquetta si indica, popolarmente, il primo lunedì dopo la
domenica di Pasqua (propriamente chiamato: Lunedì dell'Angelo). Con questa
festa si vuole ricordare l'apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in
cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E'
consuetudine tra i cristiani, proprio per ricordare il viaggio dei due
discepoli, di trascorrere questa giornata con una passeggiata "fuori le mura":
una "scampagnata" fuori città.
Le campane
mute.
Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese
italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in
Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a
Roma. La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se
riescono a vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova
di cioccolato.
Perché la
data di Pasqua è "mobile".
Agli albori dei Cristianesimo, la risurrezione era ricordata ogni domenica.
Successivamente, la Chiesa cristiana decise di celebrarla soltanto una volta
l'anno, ma parecchie correnti religiose dibatterono tra di loro per stabilire
la data dell'evento. Le controversie ebbero termine con il concilio di Nicea
dei 325 d.C., che affidò alla Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di
decidere ogni anno la data.
Come si calcola oggi la Pasqua.
Partendo dalle norme dei concilio di Nicea, per le quali la Pasqua doveva
cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera, oggi la data si
calcola scientificamente, sulla base dell'equinozio di primavera e della luna
piena, utilizzando per il computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della
morte e risurrezione di Cristo. E' da notare come la data della Pasqua
ortodossa non coincida con quella cattolica, perché la Chiesa ortodossa
utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello gregoriano.
Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica.
L'uovo di Pasqua come arte.
Oltre alla delizia delle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono
tradizioni pasquali che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In
particolare, bellissime e famose sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia
"cose che sono scritte sopra". Le Pysanky sono realizzate con un processo di
tintura fissato con cera e donate in un cestino di vimini foderato d'erba.
Le streghe
finlandesi.
Essendo la maggior parte degli scandinavi di religione luterana, la Pasqua
assume un significato minore ed è considerata un giorno di vacanza. Il folklore
finlandese vuole che le streghe volino in cielo tra il venerdì santo e la
domenica di Pasqua. Infatti, in alcune zone della Finlandia si usa ancora
accendere falò la notte dei sabato, in memoria dell'antica tradizione di
scacciare le streghe dal proprio focolare domestico.